E’ possibile arrivare alla Vetta del Monte a piedi ( vedere la sezione dedicata Monte Amiata escursioni, trekking e sentieri ) oppure arrivando in macchina parcheggiando al Pianello Vetta.
Dopo la recente ed importante riqualificazione che ha visto la sistemazione della rotonda e dei parcheggi, è possibile vedere qualche macchina parcheggiata lungo la strada, fatto che non significa che i parcheggi sono terminati, ma puo’ capitare che qualcuno lasci l’auto lungo la strada per evitare il parcheggio a pagamento, atteggiamento da evitare in quanto le multe sono salate. Una volta parcheggiato è possibile salire alla Croce Monumentale del Monte Amiata tramite il percorso lungo la pista da sci, quello adiacente alla pista da sci, oppure con la seggiovia biposto approfittando del giro panoramico, oppure della sola andata o ritorno dalla Vetta. Una Croce monumentale in ferro, alta 22 metri, realizzata dalle officine senesi di Luciano Zalaffi, è il punto di riferimento della Vetta dell’Amiata, visibile dalle pianure e dalle vallate circostanti pin seguito alle indicazioni di papa Leone XIII, che in occasione dei festeggiamenti dell’Anno Santo del 900 fece innalzare sulle cime delle varie montagne dell’Italia 20 monumenti che celebrassero la Redenzione, un monumento per ogni secolo trascorso, la croce del Monte Amiata fu la nona costruzione in ordine di tempo, poggiante su una base di 8 x 8 metri per lato in ferro battuto, con oltre quattro tonnellate di materiale utilizzato e trasportato sulla cima della montagna d dorso di mulo. Per la sua realizzazione occorsero ben 10 anni con la sua conclusione il 18 settembre del 1910 alla cui inaugurazione partecipo’ una folla giunta da tutti i paesi del circondario. Durante la Seconda guerra mondiale, la croce subì profondi danni, ma quando cessarono le ostilità venne istituito un comitato organizzativo per la ricostruzione del monumento che vide la sostituzione di ben 35 quintali di ferro smontando le parti danneggiate, riparandole e montarle con delle nuove. In quell’occasione Pio XII inauguro nuovamente la Croce e con un impulso radio accese le lampadine posizionate sulla Croce a simbolo dell’evento che per quella notte divenne un punto luminoso visibile dalle località limitrofe. Proseguendo per il sentiero, una volta superata la croce si trovano due punti ristoro e l’arrivo della seggiovia biposto che proviene dalle Macinaie, si arriva sulla gobba più alta dell’antico vulcano dove è stata installata una statua della Madonna degli “scouts” monumento eretto il 9 luglio ‘61, per iniziativa dello scoutismo grossetano. La statua è stata collocata sulla vetta al termine di un pellegrinaggio durato dieci giorni, durante il quale la Madonna fece tappa in numerosi paesi della Maremma. Il panorama che si può osservare è notevole da entrambi i lati, specie nelle giornate piu’ limpide sono visibili i laghi di Bolsena e il Trasimeno, alcune isole dell’arcipelago Toscano, la pianura di Maremma, le colline Metallifere e del Chianti, fino alle alture dell’Umbria, della Sabina e, in condizioni particolarmente favorevoli, anche la città di Roma.